E' doveroso dire che la diffusione di falsi nelle monete in oro da investimento è raro, comunque ciò non toglie che avere la capacità di distinguere le monete buone dalle copie è rassicurante per chiunque si approccia a questo tipo di investimento.
Partiamo dal fatto che l'oro ha un peso specifico alto (19.25 Kg/dm³), quindi riprodurre correttamente monete con un metallo meno costoso e dal peso specifico inferiore diventa praticamente impossibile.
Mantenendo le dimensioni della moneta riprodotta inevitabilmente si diminuisce il peso non di poco o volendo mantenere il peso si variano di molto le dimensioni. Questo ha portato i falsari a mediare tra il peso e le dimensioni.
Normalmente il diametro viene mantenuto perché risulterebbe molto evidente, anche ai neofiti, una sua alterazione perciò si manipola lo spessore. Questa variazione è facilmente rilevabile con l'uso di un semplice calibro da officina misurando la moneta sul bordo e confrontando il risultato ottenuto con lo spessore indicato sopra in questa stessa scheda o per il marengo alla pagina
marengo oro. Una minima variazione è sicuramente indice di contraffazione.
L'atro aspetto da considerare è il peso. Anche in questo caso variazioni che superano i 3/4 centesimi di grammo sono sospette. Pesando una singola sterlina d'oro in ottimo stato di conservazione, con una bilancia che riporta almeno due decimali di grammo, il peso può oscillare da 7.97g a 8.00g , queste variazioni dipendono soprattutto dalla tolleranza che la bilancia in uso può offrire. Se la moneta è deteriorata può pesare anche 7,93g per la normale usura delle monete che hanno circolato come denaro contate. La variazione non può superare la soglia specificata. Nel caso dovesse superarla è sicuramente indice di alterazione o di eccessivo logoramento della moneta quindi non più rispondente ai criteri di valutazione della stessa (minor quantità di oro puro contenuto). Basti pensare che quando le sterline in oro erano usate come denaro contante, per evitare questo inconveniente, la zecca inglese ritirava le monete dopo dieci anni di circolazione dall’emissione per rifonderle e riconiare monete nuove con peso e caratteristiche appropriate.
Le monete in oro più falsificate sono le monete numismatiche. Questo perché la loro quotazione dipende dalla rarità della moneta che supera anche di molto il valore dell’oro contenuto. Quindi il falsario può usare la quantità d’oro necessaria a riprodurre perfettamente la moneta con tutte le caratteristiche corrispondenti all’originale preoccupandosi solo di effettuare una ottima imitazione.